Oggi allo "Spar Gourmet" ho trovato la scamorza affumicata. Ho dovuto soffocare un grido di giubilo.
Mentre mi accingevo a pagare, ho dato un'occhiata a ciò che la cassiera stava passando allo scanner: zucchine, mozzarella, olio d'oliva, pane per tramezzini (!), pomodori pelati rigorosamente italiani, prosciutto cotto, panna da cucina, pasta e tortellini. Vi lascio immaginare il prezzo finale. Ammetto di essere inorridita e di aver pensato "Oddio. Sono proprio italiana".
Io un tempo non ero così, anzi. Sono nata e cresciuta in Friuli Venezia Giulia, e la cucina locale è già piuttosto 'fusion', mescola elementi mitteleuropei e mediterranei. Sono cresciuta parlando due lingue e mangiando pasta col gulasch, per dire. Quando mi sono trasferita a Vienna, il frigo era pieno di würstel e knödel. Pranzavo volentieri con i salsicciotti del hotdoggaro alla fermata del tram e mi compravo pure la Wiener Schnitzel, la cotoletta, già pronta da scaldare.
Io sono una che non ha mai sbandierato la propria nazionalità, tantomeno col cibo. Mi considero una gran cosmopolita e all'estero assaggio sempre le pietanze locali.
Adoro la cucina etnica, e qui ce n'è veramente per tutti i gusti: mi trasferirei in un buffet asiatico, se potessi.
Però, però, ultimamente ho notato di essere diventata un po', come dire? Culinariamente snob? Nostalgica? Sono qui ormai da troppo tempo e sto cercando di ritrovare un'identità aggrappandomi al cibo? Starò diventando *gasp* italofila??? Non so, fatto sta che:
- i formaggi locali mi "puzzano" e mangerei solo pecorino e scamorza.
- con tutto il pane buonissimo che fanno, qui, ultimamente mi viene sempre più voglia di mangiar tramezzini!
- nota dolente. La pizza. Qui pullula di pizzerie 'tarocche' (con nomi improbabili tipo "Casa nostra" "Don Diabolo" "Nubia: pizza/pasta/cucina viennese/specialità mediorientali") che fanno la pizza con un imprecisato formaggio giallino e le spennellano ben bene di una fantastica, profumatissima emulsione di olio e aglio sintetico in polvere (bleah). Ecco. Io queste pizze non le posso mangiare. Non ce la faccio. Quindi, mi resta solo l'opzione: pizza italiana. Che, ahimè, qui ha dei costi piuttosto proibitivi, quindi non è che me la posso concedere una volta a settimana. E quindi me la faccio. Con la mozzarella, possibilmente di bufala, se la trovo (Oh, io prima di venir qui non sapevo nemmeno cosa fosse, la mozzarella di bufala). E con il prosciutto cotto importato (che costa una fortuna, peraltro).
- last but not least:
i pandistelle. E qui credo mi capiranno molti espatriati. Qui in Austria (ma anche altrove) è assolutamente sconosciuto il concetto di 'inzuppare i biscotti nel latte/caffé/thé'. Anche la colazione è prevalentemente salata. I biscotti che fanno qui son tutti enormi, burrosissimi, pesantissimi e mal si prestano al tanto amato rituale mattutino. Chi non ci è passato non lo sa: l'astinenza è atroce. Quindi, con gli altri italiani, abbiamo organizzato un network di contrabbando di pandistelle. Chi scende in Italia, raccoglie ordinazioni e al ritorno distribuisce il malloppo. L'ultima volta avevo 4kg di biscotti in valigia.
Durante la mia ultima puntata a casa, sono andata alla coop per comprare qualche piccola cosa (oltre ai suddetti pandistelle) da portare con me a Vienna. I supermercati italiani, paragonati a quelli austriaci, sono il giardino dell'eden, delle oasi di abbondanza incredibili. E io mi sento una scema, ma davvero: giro per gli scaffali e penso: oooh, quanta frutta, oooooh 18292898 varietà di pasta! Ooooh l'olio d'oliva al limone! Oh come costa poco! Ooooh lo stracchino e la robiola! Il banco dei salumi con la mortadella! Ooooh il
pesce fresco!!! Di solito compro qualche risotto in busta, per le emergenze o per quando torno a casa tardi e non mi va di spadellare. Questa volta, completamente estasiata, accecata e inebetita da cotale e cotanta abbondanza di italico cibo, ho messo nel carrello (e poi in valigia) tre buste di...
...pasta e fagioli. Liofilizzata.
Qualcuno mi aiuti, ma davvero.
4 commenti:
tra quattro giorni tutti i pandistelle saranno miei!
ps: non è che ci troveremo sullo stesso treno?!
8.29 Wien Meidling?
come ti capisco.................
Ilaria: soffro per te. Almeno io ho i pandistelle (e tutto il resto) sullo stesso continente.
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