lunedì 24 gennaio 2011

I vicini invisibili

Pubblicato da Kat in Wien
Stamattina ho avuto un risveglio alquanto brusco. E vorrei cogliere la palla al balzo per inaugurare la 2^ puntata della fiction 'Vicini di casa'.

C'è una categoria di vicini che non ho mai visto, ma di cui credo di conoscere alcune abitudini meglio di tutti gli altri. Io li chiamo gli "invisibili". Il primo è TumpTump.
Di TumpTump non so nulla. Non so che aspetto abbia, non so a che piano abiti, anzi, non so nemmeno se è uomo o donna. A orecchio direi uomo, ma non ne sono poi così tanto sicura. Per praticità mi riferirò a lui usando il maschile. L'unica cosa che so di TumpTump è che è assai mattiniero. Esce di casa verso le sei e trenta del mattino, a volte anche nel weekend. Suppongo che esca per fare jogging, e inizia a fare riscaldamento sulle scale di casa. Oppure ha semplicemente un passo molto, molto pesante e tanta, tanta fretta. Fatto sta che la mattina, ad ore antelucane quando magari io me ne sto giusto uscendo dal sonno REM, mi capita di sentire un violento TumpTumpTumpTumpTumpTumpTumpTumpTump che si protrae per un tempo stimato al corrispettivo di 5 rampe di scale. TumpTumpTumpTumpTumpTumpTumpTump. Il suono è difficile da riprodurre graficamente, ma immaginatevi un elefante che, dopo esser scivolato, percorre una scala a chiocciola rimbalzando sul fondoschiena. Ho reso l'idea?

Un altro vicino che allieta le mie mattine è Scream.
L'appartamento collocato fisicamente di fianco al mio - con cui condivido una parete - è abitato da quel che pare essere un gruppo di studenti (forse tre). Dico 'pare' perché gli inquilini in realtà non li ho mai visti, in quanto si servono di un altro ingresso e di un'altra scala. Però li sento. Eccome se li sento. Pur essendo studenti, sono anch'essi alquanto mattinieri. Specialmente l'unico maschio, che per motivi che non richiedono ulteriori spiegazioni, chiamerò Scream. C'è stato un periodo in cui il caro Scream si era messo in testa di voler imparare a suonare la chitarra. Da autodidatta. Con risultati, diciamocelo, assai scarsi. Fortunata io che, lavorando spesso da casa, potevo godere di un costante sottofondo musicale composto da varie e diversificate combinazioni di due soli accordi (sempre gli stessi). Plinn, plonn. Plonn, plinn. Una mattina, poi, Scream ha deciso di farmi una sorpresa, aggiungendo, alla musica, pure le parole. Così, alle 7.10 del mattino, mi ha resa partecipe della prima esecuzione di "Oh babyyyy, baby cooool, yeah yeah, baby cooool, yeah cooool!". Quale onore.
Scream ha anche un'abitudine molto particolare. O forse un tic, non so come definirlo. Spesso, per motivi che non mi è dato nemmeno intuire, strilla. Urla. Emette dei gridolini tipo "yiiihaaaaaaa", simili all'urlo del cowboy, per capirci, in falsetto. Alle ore più improbabili (e chissà perché quasi sempre alle prime luci del mattino).
E infatti, questa mattina, ore 7.05, proprio mentre stavo sognando di galleggiare su un materassino in qualche mare esotico, ho fatto un balzo di 10 centimetri ripiombando sul duro materasso ikea nella mia fredda stanza viennese, bruscamente riportata alla realtà da un

YIII-HAAAAAAAAA.

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