lunedì 10 gennaio 2011

LisBona in pillole

Pubblicato da Kat in Wien
Non ho intenzione di annoiare nessuno con un romanzo sul mio capodanno portoghese. Ho deciso quindi di farne un sunto, una checklist, un 'célo-manca', se vogliamo. Ecco allora la versione condensata dell'avventura di Kat e la sua amica A. nella capitale della Lusitania:
  
- volo Iberia in ritardo: check
- infante spagnolo svomitazzante sul suddetto volo, ovviamente seduto davanti a noi: check
- tassametro magico che, giunti a destinazione, magicamente fa raddoppiare la tariffa del taxi: check
- orde di turisti italiani che si rivolgevano in spagnolo ai locali (causando in questi ultimi comprensibili moti d'amore e gioia smisurata): check
- scale: check
- 16 gradi di giorno, 15 di sera: check
- sole primaverile: check
- pioggerella leggera e fugace che come se ne viene, così se ne va: check
- scale: check
- giro con il pittoresco tram che sembra fatto di latta e si inerpica su e giù per calli strettissime rischiando di spappolare incauti turisti: check
- mal di tram: check
- test di tutti gli elevadores cittadini: check
- scale: check
- cotoletta impanata con contorno di frutta (per me che non mangio insalata un sogno diventato realtà): check
- vino porto a 4 euro il bicchiere: check
- ginjinha: checkissimo, che scoperta, la vera rivelazione del viaggio! C'è un negozietto che serve solo questo liquore, in bicchierini di plastica, e la gente fa la fila per comprarlo! Ovviamente, ne ho presa una bottiglia.
- musei, chiese, monasteri: check
- torre di Belém: con le sue strettissime scale a chiocciola e gli ingorghi di turisti: check 
- scale: check
- azulejos, le famose piastrelle azzurre: check
- capodanno in piazza con band locale: una specie di Elio e le Storie Tese portoghesi. Dovevano essere assai esilaranti, peccato non aver capito un tubo: check
- i fuochi d'artificio più spettacolari mai visti. Complimenti al comune di Lisbona: un tripudio di scintille provenienti dall'acqua e dagli edifici che circondano la Praça do Comerço: check
- farsi offrire della droga per strada: evidentemente lo spaccio è poca cosa, là :-) . Ma poi io mi chiedo, se volessi acquistare della roba, siamo proprio sicuri che mi fiderei di un tizio dagli occhi a palla e senza denti che mi offre fialette dal contenuto ignoto assicurandomi che è 'very good'? check
- scale: check
- dare un euro a un suonatore di fisarmonica stonatissimo sperando che si sposti: check
- giro in funicolare sopra il quartiere moderno dell'Expo e visita all'Oceanario: check (mi sono innamorata del pesce luna)
- merenda con dolci talmente dolci che poi ti si incollavano le fauci e ti si chiudeva l'esofago: check
- pasteis de nata: check
- scale: check
- sono rammaricata di non aver provato il baccalà e ascoltato il fado, anche se penso che mi sarei depressa (per il fado, eh, non per il baccalà). uncheck.

Tutto sommato un viaggio riuscitissimo. Lisbona è pittoresca, anche se non mi ha folgorata. Tanti contrasti, tipo l'autobus modernissimo con il wi-fi che passa accanto ad un edificio che un tempo dev'esser stato bellissimo, ma che sta cadendo a pezzi. Scorci mozzafiato e angoli molto degradati. Maestoso il fiume Tago che si riversa nell'oceano. Maestoso pure il ponte Vasco da Gama, lungo 17,5 km. Si mangia bene, si beve anche meglio. Insomma, da vedere assolutamente, ma non credo ci vivrei.

Troppe scale, forse?







3 commenti:

Zion on 10 gennaio 2011 alle ore 06:06 ha detto...

mannò, che rassoda e fa bene al cuore!!!

Gio on 10 gennaio 2011 alle ore 11:25 ha detto...

dare un euro a un suonatore di fisarmonica stonatissimo sperando che si sposti: come McDonald, la Coca Cola e il traffico, ovunque vai, questo c'è sempre :D

Ilaria on 10 gennaio 2011 alle ore 13:07 ha detto...

anch'io mi sono beccata il bambino vomitoso! poverino... ma che schifo!

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